Le armi da fuoco: definizioni e classificazioni

Scopri le principali tipologie di armi da fuoco e l’importanza della consulenza tecnica balistica nei procedimenti giudiziari.


Le armi da fuoco hanno segnato profondamente la storia dell’umanità, trasformando il modo in cui le società si sono difese e le forze militari si sono evolute. Da rudimentali strumenti di difesa e offesa, come le prime armi ad avancarica sviluppate nel XIV secolo, alle complesse pistole e fucili automatici odierni, la tecnologia delle armi da fuoco ha attraversato secoli di innovazioni tecniche e cambiamenti. Oggi, la loro diffusione globale continua a influenzare la sicurezza pubblica e la criminalità, portando alla necessità di un approccio tecnico e professionale nelle indagini balistiche.

Le armi da fuoco: definizioni generali

In base alla definizione più accreditata, per arma deve intendersi qualsivoglia mezzo che sia idoneo ad aumentare la capacità d’offesa e di difesa.
Esistono due principali definizioni di armi:

  • in senso tecnico, si distinguono le armi proprie (destinate all’offesa per natura, come le armi da sparo o da taglio) e le armi improprie (strumenti che diventano offensivi per modalità d’uso, come mazze, tubi o catene).
  • in senso giuridico, la definizione legale si fonda su norme del codice penale e di leggi sulla sicurezza pubblica (art. 585 e 704 c.p., art. 30 del TULPS e legge 110/1975), che classificano e regolano le armi in base a uso e sicurezza pubblica.


    Classificazione delle armi da fuoco: tipologie e normative

    Esistono diverse classificazioni per le armi: la legge 110/75 distingue tra armi “da guerra”, “tipo guerra” e “comuni”.
    Le armi da guerra sono “armi di ogni specie che per la loro spiccata potenzialità d’offesa sono o possono essere destinate al moderno armamento delle truppe nazionali o estere per l’impiego bellico, nonché le bombe di qualsiasi tipo o parti di esse, gli aggressivi chimici, i congegni bellici micidiali di qualunque natura, le bottiglie e gli involucri esplosivi o incendiari” (art.1, 1° comma della legge 110/75).
    Le armi tipo guerra sono quelle che “pur non rientrando tra le armi da guerra possono utilizzare lo stesso munizionamento delle armi da guerra o sono predisposte al funzionamento automatico per l’esecuzione del tiro a raffica o presentano delle caratteristiche balistiche o di impiego comuni con le armi da guerra” (art. 1, 2° comma, legge 110/75).
    Rientrano tra le armi comuni da sparo ai sensi dell’art. 2, 1° comma della legge 110/75:
    – i fucili anche semiautomatici con una o più canne ad anima liscia;
    – i fucili con due canne ad anima rigata, a caricamento successivo con azione manuale;
    – i fucili con due o tre canne miste, ad anima liscia o rigata, a caricamento successivo con azione manuale;
    – i fucili, le carabine ed i moschetti ad una canna ad anima rigata, anche se predisposti per il funzionamento automatico;
    – i fucili e le carabine che impiegano munizioni a percussione anulare, purché non a funzionamento automatico;
    – le rivoltelle a rotazione;
    – le pistole a funzionamento semiautomatico;
    – le repliche di armi antiche ad avancarica di modelli anteriori al 1890.

Un’altra distinzione è quella tra:
– armi antiche (art. 2 lett. b, comma 1 della legge 110/75 ed art. 10, comma 1 della stessa legge) sono quelle ad avancarica e quelle fabbricate prima del 1890;
– armi artistiche quelle che posseggono un particolare pregio estetico per la loro fattura originale, o che provengono da artefici particolarmente noti;
– armi rare sono quelle armi classificabili come pezzi unici o reperibili in pochi esemplari (art. 6, d.m. 14 aprile 1982);
– armi storiche sono quelle legate ad un’epoca determinata, a personaggi o ad eventi di rilevanza storico-culturale (art. 6, d.m. 14 aprile 1982).

L’importanza della classificazione delle armi da fuoco nella consulenza balistica
Comprendere la classificazione delle armi è fondamentale per un consulente balistico, poiché consente di applicare correttamente le normative legali e di fornire un’analisi tecnica precisa.
La distinzione tra le varie tipologie di armi, in base alla loro funzione, potenzialità offensiva e caratteristiche balistiche, è cruciale per valutare l’origine, l’uso e il rischio associato ad ogni arma.
Pertanto, una classificazione accurata permette al consulente di rispondere con obiettività alle necessità specifiche di un caso, fornendo un supporto tecnico affidabile e rispettando le leggi in vigore.

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